26.02.2025

Greenwashing: il mercato è avvisato. La Scala su Blast

Cosa succede quando un’impresa promuove iniziative green senza un vero impegno a favore dell’ambiente? Come reagiscono le Autorità quando i consumatori vengono ingannati da dichiarazioni vaghe e fuorvianti? La recente maxi-sanzione da 8 milioni di euro inflitta a GLS dall’AGCM offre risposte importanti.

Nel caso di GLS, la campagna “Climate Protect” è stata accusata di greenwashing per aver miscelato concetti di compensazione e riduzione delle emissioni, senza fare investimenti concreti nel miglioramento ambientale. Un comportamento che ha danneggiato non solo l’immagine, ma anche l’equità del mercato, con gravi ripercussioni economiche.

Questo caso ricorda la vicenda Ferragni-Balocco, in cui anche in quel caso il messaggio pubblicitario fu ritenuto ingannevole, con una sproporzione tra le donazioni promesse e il reale impegno dell’azienda.

Le Autorità stanno intensificando il controllo su queste pratiche e le sanzioni per le aziende che abusano del tema sostenibilità sono sempre più pesanti. È quindi fondamentale per le imprese adottare pratiche realmente trasparenti e impegnate nella sostenibilità, per evitare rischi economici e reputazionali.

Per scoprire di più sull’argomento leggi l’articolo redatto da Michele Massironi e Francesco Rampone, Partner e Lateral Partner del Gruppo per Blast.